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Bill Evans

 

Bill Evans nasce a Plainfield nel 1929.
E' sicuramente il più grande pianista jazz di tutti i tempi. Il suo pianismo, ad un primo impatto difficile, è il frutto d'anni di studio oltre che di jazz, anche di musica classica del vecchio continente, specie quella russa, tanto da fargli avvalere il sopranome di Chopin del jazz.
Formatosi in varie big band, Evans nel 56, dà alla luce il suo primo lavoro da leader con la pubblicazione di New jazz conception, titolo che testimonia l'innovazione d'Evans nel proporre il jazz in forma modale.
Da questo momento Evans fa del trio la sua formazione ideale, e dopo la tragica scomparsa del bassista e amico Scott La Faro, (che lascia una profonda ferita nella sensibilità del pianista), Bill si avvale, dal 1969, della collaborazione di Eddie Gomez, un bassista venticinquenne di grande levatura.
La maturità musicale di Evans, ormai quasi cinquantenne, è all'apice. Evans fa scuola e miriadi di pianisti si rifanno al suo panismo, elegante, raffinato e coinvolgente.
La sua musica può sembrare triste, ma del resto rispecchia lo stato d'animo di questo musicista, malinconico, triste, sensibile e che ha passato anche momenti tragici della sua esistenza.
Evans sembra volare sulla tastiera con scale di un lirismo struggente, gli accordi sono suonati a tratti sottovoce, a tratti urlando.
Muore a New Jork nel 1980.