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Camille Saint-Saëns

 

Compositore francese, nacque a Parigi nel 1835.
Avviato precocemente alla musica dalla madre, si esibì a cinque anni quale pianista e a sette quale compositore. Tredicenne venne avviato al conservatorio dove studiò organo con Bénoist e composizione con Halévy.
Vinse numerosi premi pianistici e fu uno dei più apprezzati allievi nell' improvvisazione all'organo. Premiato dalla "Société St-Cécile" per la composizione Ode a Santa Cecilia nel 1852, si affermò nel 1853 con la I Sinfonia. Fu poi organista in varie chiese, tra cui la Madeleine, dove rimase in carica fino al 1877.
Tra il 1861 ed il 1865 insegnò pianoforte alla scuola privata di Niedermeyer, e questa fu la sua unica attività didattica. Nel 1867, con la cantata Les noces de Prométhée (Le nozze di Prometeo) si guadagnò la stima dei maggiori compositori del momento, fra i quali Gounod, Liszt, Wagner.
Con l'aiuto di Liszt, fece rappresentare a Weimar nel 1877 l'opera Samson et Dalila (Sansone e Dalila), eseguita in Francia, a Rouen, soltanto nel 1890 e considerata il suo capolavoro.
Nel 1875 intraprese la sua prima grande tournée come pianista dando concerti in tutta Europa, in Asia, negli Stati Uniti e nell' America del Sud ricevendo consensi da parte dei più celebri virtuosi del tempo, tra cui Anton Rubinstein, Clara Schumann e Pablo de Sarasate.
Negli ultimi di vita assunse posizioni conservatrici nei confronti della nuova musica; amico e protettore di Fauré, osteggiò invece Debussy ed inorridì dinnanzi alle opere di Stravinskij. Temperamento poliedrico, svolse una intensa attività di pianista, direttore d'orchestra, organizzatore di istituzioni musicali: nel 1871 fu promotore insieme a Franck, della Société Nationale de Musique, che si proponeva di esaltare i valori della musica francese contemporanea sia in Francia che all'estero.
Scrittore e acceso polemista, ostile alle esperienze delle nuove generazioni, sostenne però la musica del suo Paese, della quale fu un rinnovatore lui stesso.
Alla sua attività di compositore anche di musica sinfonica e da camera, si deve il superamento del gusto melodrammatico.
Sensibile alla melodicità di Mendelssohn, scarsamente però interessato a ricerche di linguaggio, raggiunse un'accademica nobiltà formale in numerose composizioni strumentali, fra le quali si ricordano il IV Concerto per pianoforte in do minore (1875), il Concerto per violino in si minore (1880), la III Sinfonia (1886), che Saint-Saëns volle dedicare alla memoria di Liszt, e Le carnaval des animaux (1886; Il carnevale degli animali).
Al teatro diede una quindicina di opere di soggetto antico e serioso, oscillante tra l'esotismo e la moda neo-greca diffusa nella Francia del Secondo Impero.
Nonostante lo scetticismo ostentato da Saint-Saëns nei confronti della religione, la sua produzione di musica sacra conta lavori di notevole respiro, tra cui quattro oratori, una Messa da Requiem, due Salmi con orchestra e vari mottetti.
Morì ad Algeri nel 1921.