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Elmore James

 

Senza paura di essere smentiti, si può affermare con certezza che Elmore James rappresenta la chitarra slide che dal secondo dopoguerra ha influenzato in maniera determinante il panorama Blues fino ai giorni nostri; qualsiasi chitarrista blues che si cementa con la tecnica slide deve fare i conti con Elmore James, i suoi riff sono divenuti leggenda! Altri musicisti, come ad esempio Robert Nighthawk ed Earl Hooker, erano dotati di una tecnica superiore, ma Elmore aveva un suono unico ed un feeling d'esecuzione che teneva l'audience in continua tensione. Nacque il 27 Gennaio del 1918 in una fattoria vicino Richland, Mississipi. Sua madre che aveva 15 anni quando egli nacque e suo padre, Joe Willie James, erano entrambi dei contadini e si spostavano da una piantagione ad un'altra nel tempo della semina e del raccolto. Già da teenager Elmore suonava nei vari locali della zona in compagnia dei grandi Bluesmen dell'epoca che passavano dalle sue parti, fra gli altri Robert Johnson, Sonny Boy Williamson, Robert Lockwood, Johnny Temple e molti altri. Musicalmente crebbe molto velocemente e già nel 1937 poteva considerarsi un musicista professionista a tutti gli effetti. Alla fine degli anni '30, James si avvicinò alla chitarra elettrificata ed ai versatili amplificatori che rappresentavano l'avvento di una nuova tecnologia nel mondo della musica. La differenza fra l'approccio d'Elmore James e quello degli altri musicisti nei confronti di queste apparecchiature era che James non le considerava solamente un modo di far sentire la propria musica in maniera più chiara in ampi spazi, bensì un modo completamente diverso di presentare i Blues alla gente, una sorta di nuovo strumento, con capacità di distorsione e durata di suono che si allontanava notevolmente dalla chitarra acustica. Nel 1943 gli Stati Uniti entrarono in guerra e così anche Elmore James dovette partire con la Marina Americana, coinvolta nel conflitto mondiale. Quattro anni dopo, congedato dall'esercito, Elmore tornò in Mississipi per riprendere la propria carriera di musicista e si stabilì a Belzoni dividendo la casa con Sonny Boy Williamson. Dopo poco, si trasferì a Memphis lavorando nei vari club della città con Eddie Taylor alla batteria e suo cugino Homesick James come chitarrista ritmico o bassista. James cominciò ad essere invitato nei vari show radiofonici tra cui i famosi King Biscuit Time sulla KFFA, Talaho Syrup sulla WAZF e Hadacol sulla KWEM. Timido ed insicuro delle proprie abilità come musicista in studio di registrazione, Lillian McMurray, manager della Trumpet Records, riuscì di nascosto a registrare Elmore James nell'esecuzione di Dust My Broom alla fine di una sessione dove Elmoreaffiancava come chitarrista Sonny Boy Williams. Il brano fu pubblicato ed arrivò al nono posto della classifica R&B nel 1952 senza che James incidesse un secondo pezzo per il lato B, infatti, scoperto l'inganno di McMurray, se n'andò infuriato costringendo il manager ad arruolare un cantante locale, Bo Bo Thomas per completare il disco. Elmore James nel frattempo si trasferì a Chicago, costituì la Broomdusters Band, composta da Little Johnny Jones al piano, J.T.Brown al sax e suo cugino Homesick James Williamson alla chitarra, con cui si esibiva nel circuito cittadino registrando per diverse etichette, dalla Biharis alla Chess; era richiesto ovunque, New York, New Orleans, ormai il suo nome era conosciuto nelle più importanti città del paese. Oltre alle capacità chitarristiche, pochi cantanti Blues avevano una voce che potesse competere con quella d'Elmore James; era forte, piena d'energia, pronta a trasformarsi da toni bassi a registri elevati, quasi al limite di gridi isterici. Evidente era l'eredità trasmessagli da Robert Johnson che James aveva assorbito negli anni '30, quando i due frequentemente suonavano insieme nelle strade di Greenville. Spesso tornava nel suo amato Mississipi, per trascorrere lunghi periodi di riposo, infatti, già alla fine degli anni '50 il suo cuore cominciava a mostrare segni di cedimento causati dall'abuso d'alcohol e da una vita piuttosto frenetica. All'inizio degli anni '60 Elmore James tornò a Chicago per registrare ancora numerosi successi, tra cui Look On Yonder Wall, Shake Your Moneymaker, The Sky is Crying. Nell'Agostodel 1963, Elmore James morì improvvisamente all'età di 45 anni nella casa di suo cugino Homesick James, in conseguenza di un arresto cardiaco. Il suo corpo, durante la veglia funebre prima che fosse poi trasportato in Mississipi per essere seppellito, fu visitato da oltre 400 persone a testimonianza dell'ammirazione che James riscuoteva a Chicago nell'ambiente musicale. Nonostante non abbia potuto partecipare al periodo del Blues Revival degli anni '60, la fama che circonda la figura di Elmore James resta intatta e il riconoscimento del valore di quest'artista è arrivato nel 1980 con l'inserimento del suo nome nella Blues Foundation's Hall of Fame.
B.B.King: Elmore lo conoscevo, ma non così bene. Si comportava in modo strano, diverso dagli altri ragazzi, ma appena lo incontravi capivi subito che era un musicista. Alcuni lo hanno definito una sorta di Hendrix antelitteram: non credo, anche se la faccenda cambiava totalmente quando suonava una slide. Allora sì, era uno spettacolo!

 

Da www.bluessummit.com