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George Benjamin

 

Nato a Londra nel 1960, George Benjamin è il compositore britannico più famoso della sua generazione. Ha studiato pianoforte, composizione e direzione d'orchestra dapprima nella sua città natale e poi a Parigi, dove è stato allievo prediletto di Olivier Messian. Ringed by the Flat Horizon è il lavoro per grande orchestra del 1980 che gli dà fama internazionale, essendo eseguito da prestigiose istituzioni sinfoniche in tutto il mondo. Tale precoce successo è presto accresciuto dai successivi A Mind of Winter e At first Light, entrambi per piccola orchestra, eseguiti tra gli altri da Rattle, Boulez, Salonen, Nagano e Knussen, mentre la consacrazione arriva con Antara (1987), commissione dell'Ensemble Intercontemporain per il decennale del Centre Pompidou, che è a tutt'oggi la pagina più conosciuta del musicista londinese.
Nelle sue opere, egli ama utilizzare riferimenti figurativi e poetici (Eliot, Stevens e Turner ne ispirano alcune), che costituiscono indizi precisi di una disposizione alla pittura di paesaggi interiori, dentro i quali la trasparenza orchestrale e l'instabilità armonica costituiscono indubbi elementi di fascino.
Professore di composizione al Royal College of Music di Londra, Benjamin ha svolto un'intensa attività come direttore d'orchestra e direttore artistico di importanti rassegne europee e nordamericane di musica nuova. Attualmente lo è al Festival di Tanglewood. Vanta inoltre prestigiosi riconoscimenti e numerose incisioni discografiche. Tra le sue opere più recenti godono di particolare circolazione Sudden Time per orchestra (1993) e Tre Invenzioni per orchestra da camera (1995): quest'ultima commissionata dal Festival di Salisburgo, dove si sono tenuti concerti monografici e momenti di approfondimento sulla sua musica. Tali due composizioni, come anche le successive, manifestano un maggior grado di drammaticità e di "impegno" rispetto alle precedenti.

 

Da www.milanomusica.org