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Il suono libero della voce

 

Da dove viene la voce, dove deve andare? Sono convinta che tutti possiamo, dobbiamo, cantare.
Il canto è liberatorio e ci può ricaricare di energia, è un feed-back formidabile.
Il canto è prima di tutto un fatto fisico, perciò dobbiamo cercare la voce e ancora prima il suono.
Faccio distinzione tra suono e canto. Il suono è quello fisico, è il respiro che diventa suono, un suono senza carico di espressione, emozione, senza qualsiasi volontà o intenzione; un suono funzionale. Chiamo canto quel suono libero funzionale con il quale cantiamo musica.
E perciò è la musica che porta il suono "a cantare" di qua e di là, con parole, note, intervalli, frasi e pause. Ma è il suono libero che permette di affrontare la musica, di goderne e di sprofondare nel suo mistero.
Per cantare musica dobbiamo possedere lo strumento, educarlo attraverso l'esperienza del nostro corpo intero, con il nostro respiro, con la nostra mente, liberarlo da impedimenti, costrizioni, abitudini, tensioni ecc. Non è facile. Siamo condizionati dal momento della nostra nascita.
Quali sono questi condizionamenti? Eccoli: ambiente (mondo sonoro, lingua madre, voci familiari, musica, condizioni atmosferiche), cultura (musica ascoltata, religione, repertori canori preferiti), fattori psicologici e fisiologici: carattere, condizionamento da parte di genitori o insegnanti, educazione).
Come si vede, molti sono i fattori che possono influenzarci e dobbiamo cercare di capire in che modo abbiano aiutato o impedito che la nostra voce fosse libera, cosa della quale di solito non siamo consapevoli.
Mediante esercizi di respirazione e movimenti ed atteggiamenti del corpo possiamo imparare a decifrare le tensioni e renderci conto dei coinvolgimenti delle varie parti del corpo che sono legate alla funzione della laringe, il nostro strumento vocale.
Acquisire consapevolezza è il mio primo impegno, per far scoprire la gioia del fluire del suono senza fatica e del  fantastico equilibrio tra pressione del fiato e suono che impariamo a dominare per costruire una voce con la quale parlare e cantare.
Un libro importante in proposito è il trattato di Gisela Rohmert dal significativo titolo "Il cantante in cammino verso il suono".
Specialmente i cantanti hanno difficoltà a trovare (ritrovare!) il suono libero, a causa dell'educazione e dell'impostazione della voce e anche a causa della convinzione che hanno di saper già cantare bene. Possiedono però anche una grande sensibilità vocale: possono capire in breve tempo e trovare, così, il suono-funzionale, nonostante abbiano già una loro personalità vocale.
Ci vuole perseveranza, coraggio e anche umiltà per riconoscere e correggere i difetti ai quali ci si è abituati e perfino affezionati, per trovare uno strumento più perfetto che dia la libertà di poter affrontare le più svariate musiche e fatiche vocali.

 

Ille Strazza